1. I PROCESSI PRODUTTIVI
1.2 Vetroresina
1.2.1. Il
processo produttivo
1.2.2. I materiali
1.2.3. Costruzione
dello scafo e della coperta
1.2.4. Finitura
1.2.5. Incollaggio
1.2.6. Costruzione
degli interni
1.2.7. Allestimento
1.2.8. Verniciatura
1.2.9. Officina
meccanica
1.2.10. Falegnameria
1.2.11. Taglio
1.2.12. Varo
1.2.13. Dotazione a
bordo
1 I
PROCESSI PRODUTTIVI
1.2
Vetroresina
1.2.1 Il
processo produttivo
Le
imbarcazioni di vetroresina sono costruite impiegando stampi che
danno la forma allo scafo, alla coperta e alle altre parti strutturali
che successivamente dovranno essere assemblate per incollaggio.
La dimensione delle imbarcazioni in vetroresina possono variare
da pochi metri ad alcune decine di metri. Le imbarcazioni più
grandi costruite in Italia sono quelle militari che non arrivano
a cinquanta metri.
In
Figura
2 si riporta lo schema del ciclo produttivo, le
cui operazioni sono descritte successivamente.
Figura
2
– Il ciclo produttivo nei cantieri
che costruiscono le imbarcazioni in vetroresina.
1.2.2
I
materiali
I
materiali impiegati sono di tipo diverso:
·
Stampi
·
Tessuti in fibra
di vetro e fibre di vetro non tessute
·
Tessuti in fibra
di carbonio o in fibra di altro tipo
·
Resine poliestere
· Resine
fenoliche o di altro tipo
·
Alcool polivinilico
·
Solventi
·
Gel-coat,
·
Cere
·
Colle
·
Vernici
·
Legname, semilavorati
e manufatti in legno
·
Materiali metallici,
semilavorati e manufatti in metallo
·
Materiali , apparecchiature
elettriche e elettroniche
·
Materiali e impianti
da istallare
·
Dotazione per
la navigazione
Il
materiale in arrivo è scaricato dai mezzi di trasporto, controllato
e stoccato in magazzino. Nel magazzino generale sono custoditi
anche utensili, oli e altre attrezzature necessarie per l’impiego
delle macchine utensili impiegate nelle officine.
Gli
spostamenti dei materiali sono i seguenti:
·
Gru su rotaie
gommate
·
Carrelli elevatori
a forche
·
Furgoni su gomma
1.2.3
Costruzione
dello scafo e della coperta
Lo
scafo e la coperta sono prodotti su stampo come già detto. Gli
stampi devono essere prodotti stendendo l’alcool polivinilico
e cera sulla loro superficie per facilitare il distacco del manufatto
quando l’operazione di formatura è completata.
La
successiva operazione è la stesura di gel-coat su tutto lo stampo
in modo che la superficie esposta abbia un grado di finitura superiore
a quello ottenibile con la resina.
Si
inizia quindi la stesura dei teli tessuti in fibra di vetro che
si impregnano con resina poliestere multistrato e stirolo.
L’operazione
consiste nell’alternare la stesura di un telo e l’impregnazione
con resina. La resina può essere somministrata con rulli orientati
a mano o con macchine impegnatrici.
Durante
tali operazioni inizia la polimerizzazione dello stirolo con conseguente
indurimento del manufatto che si sta formando.
La
stesura del telo e la successiva impregnazione sono ripetute un
numero di volte tanto maggiore quanto più alto è lo spessore che
si vuole dare al manufatto.
Per
la costruzione di scafi di piccole dimensioni e di non grandi
qualità la formatura si realizza proiettando una sospensione di
fibre e resina sullo stampo preparato come già detto. Con tale
tecnica le fibre impregnabili sono di lunghezza contenuta ed il
manufatto ottenuto a parità di spessore avrà una rigidità ed una
resistenza minori di quello fabbricato con l’uso dei teli tessuti
impregnati di resina mediante rulli.
1.2.4
Finitura
Il
manufatto formato può essere distaccato dallo stampo dopo alcune
ore affinché il processo di polimerizzazione sia completato e
la rigidità abbia raggiunto il valore desiderato.
Lo
scafo e la coperta devono essere rifiniti con operazioni di taglio,
di molatura e di sagomatura sulle parti che devono essere assemblate
con altri componenti per incollaggio.
1.2.5
Incollaggio
Lo
scafo è unito alla tuga (o coperta) per incollaggio; per incollaggio
sono assemblati anche altri pezzi minoro come il quadro di comando,
la torretta, o altre strutture costruite separatamente.
L’operazione
di incollaggio è predisposta preparando le superfici con la finitura
(già vista) ed una preliminare pulizia sia meccanica che con solventi.
Le
colle sono stese manualmente ed i pezzi accoppiati con l’ausilio
di gru e carro ponti.
1.2.6
Costruzione
degli interni
La
costruzione degli interni e la coibentazione antirumore sono operazioni
eseguite con l’imbarcazione a terra sullo scalo.
Il
caricamento del materiale è effettuato con l’aiuto di gru o di
carroponti.
Le
attività sono caratterizzate da spazi angusti a disposizione per
la loro esecuzione.
Gli
interni sono realizzati prevalentemente in legno, per limitare
il peso e perché è un materiale isolante; possono tuttavia essere
impiegati altri materiali capaci di conservare le proprie caratteristiche
in ambiente marino.
1.2.7
Allestimento
L’allestimento
di una nave con gli impianti meccanici, igienici, frigoriferi
nonché con il sistema di propulsione è eseguito con l’imbarcazione
a terra sullo scalo.
Il
caricamento dei componenti degli impianti è effettuato con l’ausilio
di gru e di carroponti.
Il
montaggio è eseguito a bordo in spazi angusti
1.2.8
Verniciatura
Le
superfici rifinite con gel-coat non hanno bisogno di ulteriore
protezione o finitura con vernici; soltanto la parte sommersa
deve essere protetta con pittura antivegetativa. Gli interni,
le parti in legno o altre parti metalliche devono essere protette
con vernici resistenti all’ambiente marino.
1.2.9
Officina
meccanica
L’officina
meccanica deve predisporre tutti gli elementi per installare gli
impianti a bordo: supporti, giunti,giunzioni antivibranti, tubazioni,
valvole, pompe.
Nell’officina
meccanica si dovranno eseguire tagli, piegature, saldature, pulitura
e sabbiatura di elementi metallici costituenti gli impianti di
bordo. Queste attività, pur impiegando un numero limitato di persone,
sono molto differenziate.
L’officina
meccanica assolve anche compiti di manutenzione degli impianti
di stabilimento, dei mezzi di sollevamento e delle macchine operatrici.
1.2.10
Falegnameria
Nella
costruzione delle imbarcazioni da diporto la falegnameria è generalmente
incaricata di costruire tutti gli interni mediante preparazione
dei pannelli in officina e messa in opera sullo scalo con giunzioni
meccaniche o per incollaggio.
L’officina
è dotata di tutte le macchine utensili necessarie per la lavorazione
del legno.
1.2.11
Taglio
In
alcune fasi della costruzione è stato citato l’impiego di teli
di vetroresina per la formazione delle strutture dell’imbarcazione
e di pannelli di poliuretano (o materiale equivalente) per la
coibentazione degli ambienti.
Sia
gli uni che gli altri spesso devono essere tagliati per essere
adattati alla forma dello stampo o della parete. Occorre quindi
un attrezzatura specifica per il taglio, che sarà eseguito in
un reparto dedicato.
Il
telo o il panello è portato su un tavolo dove, seguendo una sagoma-modello,
è tagliato a mano o con una macchina a tagliare.
Gli
sfridi sono raccolti ed eliminati come rifiuti.
1.2.12
Varo
L’imbarcazione
è messa in mare dopo il completamento della costruzione degli
interni, dell’impiantistica, dell’istallazione del sistema di
propulsione e della verniciatura degli esterni.
Il
varo è effettuato per sollevamento con gru per imbarcazioni piccole,
per scivolamento sullo scafo o per allagamento del bacino sul
quale è posizionato lo scalo come gia visto per le navi in acciaio.
1.2.13
Dotazione a bordo
La
dotazione di bordo necessaria alla navigazione è imbarcata eventualmente
con l’aiuto di gru.
Sono
installate le apparecchiature e sono eseguite le prove sugli impianti.
Sono
infine eseguite le prove di navigazione.
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