2.
ANALISI DEI RISCHI
2.2 Navalmeccanica
e alluminio
2.2.1. I
rischi convenzionali nella navalmeccanica
2.2.2. I rischi
specifici nella navalmeccanica
2.2.3. I rischi
di incidente rilevante nella navalmeccanica
2.2.4. I rischi
per la salute dei lavoratori nei cantieri nvali
2.2.4.2 Mezzi di porotezione
della salute
2. ANALISI DEI RISCHI
2.2
Navalmeccanica
e alluminio
2.2.1
I rischi
convenzionali nella navalmeccanica
I
maggiori rischi connessi alla costruzione di una nave sono quelli
classificati come “Rischi convenzionali”; collegati alle strutture
(ponteggi, impalcature, etc), alle macchine utensili, all’utilizzo
della corrente elettrica, e alla movimentazione e sollevamento
di semilavorati o pezzi pesanti.
I
luoghi di lavoro tipici, come è stato più volte sottolineato nella
descrizione del ciclo di lavoro, sono caratterizzati da due particolari
ambienti e situazioni. La prima tipologia di ambiente, relativo
maggiormente alle operazioni di costruzione, è caratterizzata
da movimentazione e sollevamento di semilavorati, blocchi della
nave e mezzi di lavorazione, da manovre di macchinari e da ponteggi
e impalcature di notevoli altezze. A questi ambienti sono collegati
tutti i rischi convenzionali riassunti nella seguente Tabella
3.
Tali
rischi sono presenti in misura maggiore o minore in tutte le fasi
di lavorazione, date le grandi dimensioni dei pezzi in lavorazione.
CADUTE
E SCIVOLAMENTI DA:
|
SCHIACCIAMENTO
PER CADUTA GRAVI DA:
|
INVESTIMENTO
CON MEZZI MOBILI
|
INTERAZIONE
UOMO MACCHINA
|
RISCHIO
ELETTRICO
|
scale
|
impalcature
|
carrelli
|
macchine
utensili fisse
|
collaudo
e riparazioni per la propulsione
|
impalcature
|
gru
|
gru
|
macchine
utensili portatili
|
Collaudo
e riparazione motori elettrici
|
ponteggi
|
carroponte
|
furgoni
|
motore
di pompe e compressori
|
|
Imbarco
e sbarco
|
|
|
Motori
per la propulsione
|
|
Tabella
3
– Rischi convenzionali in un
cantiere navalmeccanico
Mentre
la caratteristica della seconda tipologia di ambiente, che viene
a crearsi con il procedere dei lavori, è la ristrettezza, l’angustia
e le poche vie di fuga. In questi ambienti dove vengono praticate
le operazioni di finitura o di allestimento, si ha la possibilità
di piccoli infortuni come schiacciamenti di mani, scosse elettriche
e bruciature.
2.2.2
I
rischi specifici nella navalmeccanica
I
maggiori rischi specifici collegati all’esposizione a sostanze
nocive derivano dalle operazioni di saldatura, di verniciatura,
di sabbiatura e di taglio meccanico e ossiacetilenico.
In
un cantiere navale è sempre presente il rischio di esposizione
a livelli di rumore alti, in particolare in ambienti chiusi come
l’officina navale, meccanica e nei locali della nave durante l’allestimento.
I
rischi specifici connessi ai lavori condotti in fase di allestimento
sulla nave sono maggiori dei rischi degli stessi lavori eseguiti
in fase di costruzione a causa della ristrettezza degli ambienti,
delle vie di fuga, e della criticità della ventilazione che deve
garantire ricambi di aria e un microclima confortevole.
2.2.3
I rischi di incidente
rilevante nella navalmeccanica
Le
operazioni di saldatura o di taglio ossiacetilenico sono collegabili
al rischio di esplosioni o incendi con conseguente fuoriuscita
di fumi nocivi e tossici.
Se
l’incendio o l’esplosione avviene in ambiente chiuso o addirittura
angusto, come nell’allestimento, può generare molti danni.
Seguendo
la classifica introdotta nella prima parte del presente studio
e ripresa nel paragrafo 2.2.2, il rischio per la salute dei lavoratori
dei cantieri navalmeccanici deriva dall’esposizione a sostanze
nocive.
Costruendo
una matrice attività/rischi limitatamente alle attività che danno
luogo a rischi specifici si ottiene la Tabella
4.
Tipo di rischio
Attività
|
Rischi
di inalazione |
Rumore |
Fumi
di saldature |
Polveri
abrasive |
Sostanze
organiche |
Incendio |
Amianto |
Saldatura |
x |
|
|
|
|
x |
Sabbiatura |
|
x |
|
|
|
x |
Taglio ossiacetilenico |
x |
|
x |
x |
|
x |
Verniciatura |
|
|
x |
x |
|
|
Collaudo motori |
|
|
x |
x |
|
x |
Pulitura |
|
|
x |
|
|
|
Istallazioni (riparazioni) impianti |
|
|
|
|
x |
x |
Tabella
4
– Matrice attività/rischio
per le attività che generano i rischi specifici di un cantiere
navalmeccanico
L’indicazione
riportata in tabella non è ancora sufficiente per valutare il
rischio per la saldatura, occorre infatti individuare l’agente
nocivo e la sua azione sull’apparato respiratorio e su altri organi
di bersaglio.
I
fiumi di saldatura ossiacetilenica sono costituiti da gas di combustione,
aria e polvere metallica, per la saldatura elettrica la sospensione
è costituita da aria e polvere metallica, la quale ultima ha una
composizione intermedia tra quella dell’elettrodo e quella della
lega metallica (acciaio o alluminio) che si salda. In generale
le polveri contenute nei fumi di saldatura si considerano chimicamente
inerti.
Nella
sabbiatura si usano polveri abrasive a base di silicati, avendo
cura che non contengano silice libera. Il rischio per la salute
è diverso a seconda del contenuto in silice.
L’esposizione
a vapori organici genera rischi maggiori o minori a seconda della
loro concentrazione nell’aria e della loro natura. E’ impossibile
elencare tutti i composti chimici che costituiscono i solventi
impiegati nelle vernici, negli oli dei motori così come nei detersivi
impiegati nella pulizia. E’ noto tuttavia che è obbligatorio per
il fornitore di un prodotto (vernice olio, detersivo) fornire
la scheda di sicurezza che contiene:
·
L’identificazione
della sostanza
·
Composizione
·
Misure di pronto
soccorso
·
Misure in caso
di fuoriuscita accidentale
·
Modalità di manipolazioni
e stoccaggio
·
Informazioni
tossicologiche
·
Informazioni
ecologiche
Nel
taglio ossiacetilenico si generano gas di combustione e polveri
simili alla saldatura.
La
riparazione degli impianti in navi esistenti può richiedere la
rimozione della coibentazione in amianto,istallate quando il suo
impiego non era ancora vietato.
L’esposizione
a rumore può essere presente anche in altre attività in aggiunta
a quelle elencate nella precedente tabella.
2.2.4.2
Mezzi di protezione della salute
Il
rischio di inalazione di sostanze nocive è ridotto introducendo
sistemi di aspirazioni localizzati vicino ai punti di emissione,
realizzando cappe di dimensioni e geometria adeguate alle operazioni
che devono essere compiute.
Negli
ambienti chiusi sono istallati impianti di ventilazione che garantiscono
i ricambi di aria necessari, limitando comunque l’accumulo di
sostanze nocive nell’ambiente.
In
aggiunta a quegli impianti di protezione sono usati quando necessario
i dispositivi di protezione individuale (DPI): abiti e scarpe
adatti, guanti, occhiali, copricapo, maschere, tappi, cuffie.
La
necessità o meno di dell’impiego di DPI particolari come maschere,
tappi e cuffie per la protezione dei timpani è valutata mediante
misure di controllo effettuate nell’ambiente di lavoro.
La
protezione contro gli infortuni e gli incendi segue le previste
norme di legge e non è oggetto del presente studio.
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